1) Qual è lo stato di salute dell’economia italiana? Bella domanda… 2) Tragedia di Cutro: il balletto delle responsabilità. 3) Posso aumentare lo stipendio con l’assegno integrativo? 4) Per rilanciare la sanità concorsi subito e paghe più alte. 5) È possibile svolgere due part time in contemporanea? 6) Come riconoscere gli annunci veramente affidabili. 7) Spettacolo: se ti chiedono quote per iscrizioni o altro.
1) QUAL È LO STATO DI SALUTE DELL’ECONOMIA? BELLA DOMANDA…
Qual è lo stato di salute dell’economia italiana? So che è una domanda da qualche milione di euro ma confesso che è difficile farsi un’idea, almeno leggendo i giornali e seguendo i tg. Un giorno si apprende che il Pil andrà meglio rispetto alle previsioni, che l’export funziona e che molti settori vanno alla grande, e il giorno dopo che il debito pubblico ha sfondato tutti i primati negativi, che l’occupazione si sta abituando ai contratti a tempo determinato (anche di pochi giorni), che non ci sono i soldi per fare questo o quello, e così via.
Capisco che la politica è anche questo (tutto bene per chi sta al governo, tutto male per chi sta all’opposizione) ma è una politica che si regge in gran parte sulle parole. E quindi: quale è lo stato di salute dell’economia italiana?
Marcello Forti - Per e-mal da Roma
Il lettore non ha torto e, onestamente, non è semplice fare previsioni senza correre il rischio di essere smentiti più o meno rapidamente. Lo stesso governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, nel corso di un intervento al Club Ambrosetti il 23 gennaio, ha fatto ampio uso del condizionale. Ma non ha mancato di rilevare come la produttività delle imprese italiane di medie e grandi dimensioni e la loro capacità di raggiungere i mercati internazionali sono paragonabili a quelle francesi e tedesche di dimensioni simili”. Tuttavia, resta “estremante elevato il numero di microimprese con modesti livelli di produttività la cui crescita è spesso ostacolata da pratiche gestionali carenti” e questo “rimane uno dei principali fattori di debolezza del nostro Paese” anche perché si spende poco “in ricerca sviluppo e innovazione e nella qualità del capitale umano che va innalzato con decisione”.
Per dire che il nostro panorama è ovunque ricco di luci e ombre e che, per venirne fuori, ai proclami devono seguire i fatti.
2) TRAGEDIA DI CUTRO: IL BALLETTO DELLE RESPONSABILITÀ
Non c’entra con il lavoro, ma la tragedia di quel barcone che si è rovesciato a pochi metri dalla spiaggia di Cutro mi ha commosso. Tante persone alla ricerca di una vita migliore finite inghiottite dal mare. E poi il balletto sulle responsabilità. Povera Italia.
Marcella Rosati - Per telefono da Rema
Un’inchiesta accerterà come si sono svolte realmente le cose dopo il primo avviso arrivato da Frontex. Chi è chiamato per dovere istituzionale a riferirne in Parlamento farebbe bene ad attenersi strettamente ai fatti. Davanti a drammi come quello di Cutro, ogni frase in più non solo non aggiunge nulla ma non fa fare una bella figura allo Stato.
Per scansare il ping-pong delle accuse e contro-accuse, ci limitiamo a ricordare ciò che ha detto il presidente della Cei, Matteo Zuppi: “Quelli che sono affogati avevano il diritto di essere accolti, scappavano da una guerra… Occorre fare in modo che i rifugiati siano trattati come tali, hanno il diritto di essere esaminati… Chi lascia il proprio Paese lo fa perché non ha alternative, perché la sua stessa vita è a rischio”. E quel titolo di prima pagina del giornale della Conferenza episcopale italiana: “Potevano essere salvati”.
3) POSSO INTEGRARE LO STIPENDIO CON L’ASSEGNO INTEGRATIVO?
Lo scorso ottobre, l’azienda presso la quale ho lavorato per 7 anni, è stata costretta a chiudere. Da allora ho cercato un nuovo impiego (faccio il magazziniere) e solo pochi giorni fa ne ho trovato uno che però non riguarda ciò che so fare, ma tant’è. Solo che la paga è piuttosto bassa.
Mi è stato detto che potrei richiedere un cosiddetto assegno integrativo. Di che cosa si tratta? Lo posso sommare alla busta paga? Che cosa devo fare per incassarlo?
Corrado G. - Per telefono da Roma
L’assegno integrativo si rivolge ai lavoratori in mobilità che decidono di accettare un impiego a tempo pieno e indeterminato con una retribuzione inferiore rispetto a quella che si riceveva in precedenza. Può essere corrisposto per un massimo di 12 mesi e comunque non oltre la data in cui scade il trattamento di mobilità.
A quanto può ammontare? L’importo è calcolato secondo la differenza tra i due livelli retributivi lordi e non può superare l’importo dell’indennità di mobilità.
La domanda va presentata online attraverso il sito dell'INPS (per collegarsi direttamente con la pagina deditcata clicca qui). Si piò inviare anche tramite il call center al numero 803.164 (gratis da rete fissa) oppure tramite lo 06.164164 (da rete mobile).
4) PER RILANCIARE LA SANITÀ CONCORSI SUBITO E PAGHE PIÙ ALTE
Continuano le uscite di medici e infermieri dalle strutture sanitarie del Lazio. Ormai per ottenere un esame o un intervento passano mesi e a beneficiarne sono le cliniche e i centri di assistenza privati. Leggo con soddisfazione che il nuovo presidente della Regione, Francesco Rocca, ha deciso di impegnarsi proprio per risolvere questo problema.
A lui vanno i miei auguri. Aspetto di vedere i risultati.
Carlo Sardi - Per e-mail da Roma
Come abbiamo scritto anche noi di “Lavoro Facile”, ogni anno sono un migliaio i medici che lasciano la Sanità pubblica e se ne vanno in gran parte all’estero dove gli stipendi sono decisamente più alti e le possibilità di carriera più consistenti.
Bene fa Francesco Rocca a volere il rilancio della Sanità del Lazio che, lo ricordiamo, è uscita da un lungo periodo di commissariamento per i conti in dissesto. Adesso aspettiamo nuovi concorsi per rafforzare gli staff e una più adeguata remunerazione per tutti coloro che lavorano negli ospedali.
5) È POSSIBILE SVOLGERE DUE PART TIME IN CONTEMPORANEA?
Ho bisogno di alcuni chiarimenti: 1) posso avere contemporaneamente due contratti part time e – insieme – posso averne un altro di collaborazione? 2) la maternità è tutelata, e come, nei contratti a tempo determinato, nei co.co.pro. e nei co.co.co.? 3) dove lavoravo nei mesi scorsi, prima mi hanno costretto ad aprire la partita Iva e poi, dopo un anno, mi hanno posto di fronte all’alternativa: o il licenziamento o il ritorno alla precedente formula del co.co.co a 700 euro. Di contratto nemmeno l’ombra. Allora me ne sono andata.
Posso fare vertenza o no, visto che ero una "libera professionista"? E i mesi lavorati in nero? Consideri che non mi hanno fatto firmare nessuna liberatoria perché sanno quanto sono buona…
L. M. - Per e-mail da Roma
La coesistenza di due contratti part time è certamente consentita, come anche di una eventuale collaborazione che, anzi, non presuppone neanche vincoli di orario con il datore di lavoro.
Quanto alla maternità la stessa, oltre che nei rapporti a tempo indeterminato, è certamente tutelata anche nei rapporti a tempo determinato o altri.
Infine, in merito al rapporto di lavoro del tipo "autonomo" intercorso, laddove si riuscisse a provare di essere stati sottoposti ad un rigido vincolo gerarchico, disciplinare e finanche per gli orari di lavoro da parte del datore, ben si potrebbe ottenere dal Giudice il riconoscimento del rapporto di lavoro subordinato con quanto ne consegue in ordine ai relativi emolumenti e contributi previdenziali ed assicurativi. Lo stesso è a dirsi per il periodo di lavoro formalmente non regolamentato.
6) COME RICONOSCERE GLI ANNUNCI VERAMENTE AFFIDABILI
Forse il problema è destinato a restare tale nel tempo, ma trovo che sarebbe sbagliato abbandonare il tema degli annunci di lavoro e della loro affidabilità…
In una situazione in cui è l’occupazione precaria a dettare legge e tanti giovani sono disposti a sacrificarsi pur di guadagnare qualcosa, non manca mai chi cerca di specularci sopra. Come difendersi?
Luca Rinaldi - Per telefono da Roma
Più volte in questa rubrica, i lettori hanno toccato l’argomento. Segno del perdurare di pratiche poco limpide. Quindi i consigli e i suggerimenti, anche se ripetuti, non sono mai inutili.
Per gli annunci vale la regola di qualsiasi prodotto: ci sono quelli di buona qualità e quelli scadenti. Il linguaggio con cui sono confezionati è un indice importante. Quando questo è fumoso, nasconde intenzioni poco chiare e poco affidabili, se non addirittura delle vere e proprie truffe.
Per non incorrere in brutte sorprese basta adottare qualche accorgimento. Di solito, un’inserzione ben fatta da una società seria deve contenere nel testo quattro dati: 1) chi è l’azienda che cerca personale e in quale settore opera; 2) che cosa si richiede al candidato; 3) che cosa viene offerto; 4) come si svolge l’iter della selezione.
La mancanza di questi elementi deve indurre alla prudenza.
7) SPETTACOLO: SE TI CHIEDONO QUOTE PER ISCRIZIONI O ALTRO…
Mi sto affacciando sul mondo dello spettacolo. Mi piacerebbe cominciare, non solo per mettermi in tasca qualcosa ma soprattutto per capire se ho la stoffa per continuare. Ho avuto anche dei colloqui. Spesso, però, mi sono sentita chiedere il pagamento di quote per iscrizioni non meglio precisate o per l’allestimento di book fotografici. È giusto?
R. F. - Per telefono da Roma
Dubbi e segnalazioni di questo tipo sono frequenti. Il motivo è semplice: il cinema e la televisione possono dare l’impressione del successo a portata di mano, anche se non si possiedono grandi doti artistiche. Ed è proprio su questa “facilità” che contano coloro che si muovono nel sottobosco del sistema per spillare quattrini in cambio di niente.
Occorre, quindi, fare molta attenzione. Agenzie e agenti seri ce ne sono, ed è a loro che ci si deve rivolgere. Anche perché si tratta di strutture e di persone che sono in grado di dare consigli e che, di solito, non hanno tempo da perdere con chi dimostra di non avere delle buone potenzialità. Ma come si fa a riconoscerle? Nella rubrica “Trovaset” sono stati più volte pubblicati indirizzi e telefoni utili. Comunque, se si hanno dubbi chiedere e ancora chiedere. E prima di firmare qualsiasi cosa è sempre bene prendersi una pausa di riflessione.